Il Ponte del Soldino che non c’è più
Tra i ponti costruiti a Roma, il primo ‘sospeso’ risale alla seconda metà dell’Ottocento ed è soprannominato il “Ponte del Soldino” perchè per attraversarlo bisognava pagare un pedaggio: stabilito per l’appunto in un soldo.
Un progetto papalino
In ghisa e acciaio, il nuovo ponte in ferro realizzato per creare un attraversamento dal rione Borgo al rione Ponte – di fronte alla Chiesa di San Giovanni de Fiorentini – su commessa do Papa Pio IX, viene aperto al pubblico il 5 Dicembre del 1863.
Erano esclusi dal pedaggio i militari, i gendarmi in servizio e i frati mendicanti scalzi. Il giorno di Pasqua invece il transito era gratuito per tutti.
Responsabile della riscossione del pedaggio era il Conte Domenico Celani che, sembra sia rimasto vittima della coltellata di un passante che non voleva pagare.
Miracolo di ingegneria
Realizzato dall’Ingegnere Calvi del Genio pontificio, su progetto dell’ingegnere Raffaele Canevari, è stato il primo ponte sospeso costruito a Roma.
Non poggiava sui classici piloni posti nell’alveo del fiume, ma aveva una struttura a tre campate, di cui una maggiore – di 93 metri di lunghezza – sospesa al centro e le altre due fisse ai lati – della lunghezza ciascuna di 10 metri – fra loro perfettamente uguali.
Il piano di calpestio – lastricato al centro e con i marciapiedi in legno – era sostenuto da fiancate a traliccio che collegavano i piloni, costruiti sulle due rive del fiume, tra cui correvano cavi e tiranti a reggere l’intera struttura.
Una vera meraviglia dell’ingegneria di fine Ottocento!
Resta la memoria
Inizialmente adibito al trasporto di veicoli a trazione animale, è stato successivamente riservato al solo passaggio pedonale.
Il “Ponte del Soldino” sarà demolito nel 1941 e sostituito l’anno successivo da un ponte in muratura costruito 100 metri più a valle: il Ponte Principe Amedeo Savoia Aosta.
Oggi del ponte restano nella memoria solo popolari aneddoti e nostalgiche foto in bianco e nero.