Fatturato in crescita per il mercato immobiliare europeo [+6% nel 2017]
L’immobiliare resta attrattivo in cinque Paesi: fatturato in crescita per il mercato immobiliare europeo con un incremento medio del +6% nel 2017.
Francia, Germania, Spagna, Italia e Regno Unito, i cinque principali Paesi europei presi in considerazione, in cui l’interesse per il mercato immobiliare si conferma molto forte: con una crescita sia del numero delle transazioni sia del valore medio.
Più forte la crescita nei 28 Stati membri dell’Unione Europea con un +12,9%, nettamente superiore al +8% degli Stati Uniti d’America.
Questi i dati che emergono dall’European Outlook 2018, curato da Scenari Immobiliari e presentato al 25mo Forum che si è svolto lo scorso fine settimana a Santa Margherita Ligure.
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Cosa sta succedendo in Italia?
Gli analisti stimano che il fatturato immobiliare italiano raggiungerà i 118.550milioni di euro entro la fine del 2017 – quello complessivo dei cinque paesi europei analizzati toccherà i 696.550milioni – in leggera crescita rispetto ai 114mila dell’anno precedente.
Previsioni fatturato mercato immobiliare europeo [+9% nel 2018]
Per il prossimo anno, si prevede che il fatturato del mercati europei continuerà a crescere ancora con un incremento medio del +9%. Con Spagna e Francia che per il 2018 si aspettano una crescita – più consistente – superiore al +10%. Per l’Italia invece previsioni di una crescita – più modesta – del +6%.
E cosa succederà in Italia?
Nel nostro Paese sono attese per il prossimo anno solare 630mila compravendite, con una crescita del +6,5% nel residenziale e in settori in pieno boom come l’alberghiero.
E riparte anche il mercato immobiliare non residenziale. Stando ai dati elaborati da Scenari Immobiliari tra il 2017 e il 2020 in Italia si faranno investimenti in sviluppo non residenziale per oltre 7 miliardi di euro. Direzionale e commerciale sono testa a testa con 440mila mq per il settore uffici e 418mila per il retail, per investimenti che si aggirano per il primo comparto intorno agli 864milioni di euro e per il secondo sugli 843milioni.
Ma la fetta più ampia è quella dello sviluppo urbano con 4,8miliardi di investimenti nel completo ripensamento di intere aree cittadine, a partire dagli ex scali ferroviari per arrivare fino ai campus universitari.
Alcune fragilità della ripresa in atto
Aspettative di crescita dunque ma, diversi sono i fattori che frenano la DEFINITIVA RIPRESA del mercato italiano. Secondo l’European Outlook 2018, l’elenco comprende:
- una crescita dell’economia ancora modesta – l’Italia è tornata a crescere, ma lo ha fatto ad un ritmo inferiore rispetto agli altri paesi europei
- una pressione fiscale troppo elevata
- la disoccupazione ancora troppo alta – in particolare quella giovanile che è tra le più elevate dell’Unione Europea
- l’atteggiamento prudente degli istituti di credito nell’erogare mutui.
Un insieme di fattori che spiegano – forse – il rallentamento del mercato italiano nell’uscire definitivamente da una fase negativa che ha coinvolto tutti i Paesi europei.
Prezzi in ripresa in quasi tutti i settori
Sempre dall’European Outlook 2018 emerge che i prezzi sono in ripresa in quasi tutti i settori (salvo l’industriale) con punte superiori al +4% in Germania e Spagna. Anche in Italia il dato medio nazionale è di un incremento di un +0,3% nel residenziale entro la fine dell’anno e un +1,1% di previsione per il 2018.
Insomma, sembra che tutto sia pronto per l’inizio di una nuova stagione positiva del mercato immobiliare.