Mercato immobiliare 2022: trend e prospettive
A conferma del buon andamento del mercato immobiliare nel 2022 parlano numeri e percentuali.
Nei primi sei mesi del 2022 si sono realizzate 400.487 transazioni residenziali, +10% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Il preconsuntivo elaborato dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma – relativamente al solo segmento abitativo –ipotizza un numero stabile di transazioni nel secondo semestre 2022, sui livelli del 2021, con valori senza ridimensionamenti evidenti.
I dati diffusi da Agenzia delle Entrate, ABI e ISTAT dimostrano che il mercato delle abitazioni in Italia è ancora in tenuta, in termini di numero di compravendite.
Le ragioni della ripresa
Il mercato immobiliare è in crescita e guarda, con attenzione crescente, ad una stabilità della qualità energetica di edifici e abitazioni. A livello nazionale, cresce il numero di immobili compravenduti nelle classi energetiche più performanti. In generale, la richiesta di nuove case o immobili profondamente restaurati è crescente e superiore all’offerta.
La forte crescita registrata è stata trainata da un lato dall’evoluzione del contesto socio-economico, che ha ispirato soluzioni alternative e flessibili dell’abitare e portato a ripensare i luoghi di lavoro, e dall’altra dalla diffusione di nuove tendenze di sviluppo sostenibile e di rigenerazione urbana.
Inoltre, le attuali tensioni geo-politiche si ripercuotono sui mercati e, di conseguenza, sulle esigenze abitative della collettività e sui prezzi delle materie prime, impattano indirettamente il settore immobiliare, rendendo sempre più necessari un monitoraggio delle spese e l’implementazione di piani di efficientamento mirati.
Se questo è l’andamento del mercato immobiliare nel 2022, è altrettanto vero che basterebbe continuare ad adoperarsi in favore di una buona politica di incentivi sulla casa per registrare uno straordinario exploit del mercato e l’economia in generale, considerando l’indotto che è collegato al Real Estate.
Nuovi trend per l’edilizia residenziale
In fin dei conti, sono i numeri a confermare l’andamento positivo del trend e la centralità che il tema efficienza sta assumendo quando si parla di valutazione e scelta di acquisto di un immobile.
I potenziali acquirenti vanno a cercare “case più intelligenti”. Richiedono in generale maggiore sostenibilità nell’immobile che si traduce in un miglioramento della qualità di vita da tutti i punti di vista, e sono disposti, là dove possibile, ad alzare l’asticella del prezzo per ottenerla.
Nel campo dell’edilizia residenziale si iniziano a diffondere buone pratiche per rendere le abitazioni sempre più sostenibili e personalizzabili.
Le nuove esigenze, supportate anche dai piani previsti dal PNRR, stanno spingendo anche lo sviluppo di nuove tendenze dell’abitare come il micro e co-living (soluzioni abitative più piccole rispetto alle residenze tradizionali, destinate principalmente ad un solo inquilino), il social housing (progetti il cui fine è garantire l’accesso alla casa alle persone ritenute più fragili), lo student housing (strutture residenziali universitarie) e il senior living (alloggi indipendenti con spazi comuni dedicati alla socialità e servizi rivolti ad individui ancora autonomi), caratterizzati da un’offerta di spazi e servizi comuni ed ispirati alla condivisione ed alla collaborazione.
Nuovi trend per gli ambienti lavorativi
Parallelamente alla nascita di nuove esigenze abitative e di flessibilità, anche nell’utilizzo degli spazi ad uso ufficio si sono sviluppati nuovi ‘trend’ che si ripercuotono prepotentemente sull’andamento del mercato immobiliare.
In un contesto nel quale il modo di lavorare è divenuto sempre più fluido e dinamico, le aziende hanno incominciato a creare un insieme di luoghi alternativi andando oltre la dicotomia «casa-ufficio». Come? Promuovendo un approccio di non-assegnazione degli spazi e garantendo una varietà di configurazioni in grado di supportare le diverse dinamiche lavorative (dinamiche individuali e dinamiche collaborative).
Si cercano uffici più centrali e più accoglienti, possibilmente nei pressi delle principali linee di trasporto pubblico.
Si cercano uffici di minore dimensione perché si dedica meno spazio alle scrivanie fisse, che diventano postazioni flessibili.
Si cercano uffici che non siano soltanto luogo di lavoro, ma che abbiano ampie sale comuni, per favorire il networking come momento di scambio e confronto e stimolo alla produttività.
E non da ultimo, se si parla di ‘must-have’ dell’ufficio ideale, gli immobili che hanno certificazioni a livello energetico e di LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), con deposito biciclette e postazioni dedicate con colonnine di ricarica elettrica si meritano di sicuro il primo posto in classifica.